Speciale TAG Festival: Se questi sono froci
Cosa sappiamo noi del mondo LGBT? Partiamo dalla sigla… Che significherà mai? Intuitivo ma non così conosciuto, semplicemente indica quel mondo composto da lesbiche, gay, bisessuali e transessuali che vivono e camminano in mezzo a noi. Ebbene si, è proprio così. Ed è all’insegna dell’informazione e dell’educazione alla sessualità che si è svolto questo festival dagli esiti inaspettati. Come spiega il neo Presidente di Arcigay Ferrara, Massimiliano De Giovanni, “non ci saremmo mai aspettati un’affluenza ed un interesse simili. Ciò che più ci ha colpiti è sicuramente l’eterogeneità degli spettatori che hanno affollato la sala dei dibattiti, durante gli eventi della “tre giorni”. Infatti, continua orgoglioso “tra il pubblico hanno presenziato, e spesso preso la parola, madri e padri di famiglia che, pur non avendo esperienza diretta, hanno dimostrato un affetto inatteso”. Perché se l’Arcigay si aspettava il sostegno del Comune e della Provincia, che non è mancato, il favore di un pubblico così vasto non era così scontato, ed è stato utile per convincere gli organizzatori alla riproposizione annuale del Festival.
Il libro “Quando eravamo froci”, che ha dato il titolo al dibattito, ha dato il via ad una interessante conversazione. Si è partiti dalle venti storie raccolte e raccontate da Pini, il quale ha erto protagonista uomini più o meno famosi che hanno gettato le basi per quello che, dagli settanta in poi, è diventato il movimento che oggi conosciamo. Ma non solo libro, anzi. Si è parlato anche di molto altro: le tematiche affrontate da Pini, coadiuvato da Franco Grillini (Presidente onorario di Arcigay) sono andate ben oltre le venti storie raccolte e raccontate dall’autore, spaziando attraverso gli ultimi decenni italiani, e approdando al racconto di una rivoluzione culturale e sociale partita negli anni cinquanta e mai arrestatasi che, solo oggi, comincia a dare i suoi frutti. Bisogna partire dalla memoria, perché nella storia del movimento LGBT vi sono moltissime contraddizioni: basti pensare alla discriminazione nella discriminazione che colpiva, fino a non troppi anni fa, le donne lesbiche (talvolta anche autolimitatesi entro i recinti della contrapposizione uomo/donna comune negli anni ‘70) e degli omosessuali cattolici. Tuttavia, i “nostalgici” rimangono convinti che “si stesse meglio quando si stava peggio: almeno prima si scopava” afferma divertito Grillini scatenando l’ilarità della platea. Parlando delle polemiche relative ai fatti di cronaca contemporanea, sottolinea: “Non bisogna identificare l’ottenimento di una legge che codifica il comportamento omofobo con il cambiamento che sta attraversando il paese”. Come in molti altri campi, infatti, come avviene per le seconde generazioni, il buon senso e la quotidianità marciano più velocemente del legislatore. Si smorzano infine i toni: si può parlare di omofobia e diritti sorridendo? Pare di sì. Perché tanto la pasta all’uovo è più buona fatta in casa. (
06-10-2013 - visite: 27676
Credits
Supplemento speciale ad Occhiaperti.net, magazine per i giovani del Comune di FerraraCoordinatore editoriale
Fausto Pagliarini
Collaborano
Giulia Cabianca, Francesca De Luca, Eleonora Fiorelli, Edoardo Gandini, Federica Gasparretti, Elisa Greco, Klejdia Lazri, Pasquale Matarazzo, Alessandro Orlandin, Matteo Pernini, Giorgia Pizzirani, Chiara Ricchiuti, Matteo Rubbini, Grazia Russo, Antonio Vergoni, Licia Vignotto, Giulia Zappaterra.
Video e regia mobile
Per Imagina(c)tion Tv
Nicola Bogo
Dumitru Grubii
Francesca Susca
Federico Del Sordo
Grafica e web
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