Oct 18 2011
A confronto con altre redazioni emiliane
di Redazione
Sassuolo, oltre alle piastrelle di ceramica c’è di più. Per esempio c’è stato Indidee, il festival dell’editoria indipendente organizzato dai ragazzi della rivista Mumble:. Presente anche una simpatica e raffreddata delegazione di Occhiaperti.net, che magazine del tutto indipendente non è, ma si è fatto leva sul fatto che è tenuto esclusivamente in piedi da un manipolo di ragazz* e dalle loro idee. Tanto è bastato per farci voler bene, o almeno così è sembrato.
All’auditorium Pierangelo Bertoli della piccola città emiliana abbiamo visto tante facce come le nostre: ragazzi e ragazze tra i venti e trent’anni determinati a tenere in vita piccoli progetti editoriali contrassegnati dalla natura indipendente. Ed è ovvio che l’unico comune denominatore è – non l’avremmo mai detto – la mancanza di fondi. C’è chi lo fa notare con sottile ironia, come i redattori di Formìzine che si auto-proclamano “in bolletta” già nel presentarsi e smistano biglietti da visita scritti in matita su foglietti improvvisati. Non si è trattato solo della classica esperienza da “mal-comune-mezzo-gaudio”, quanto piuttosto di un’occasione per mettere in mostra un patrimonio di energie che rischia di essere disperso a causa di un’editoria generale allergica a proposte all’insegna dell’anti-conformismo. Si sceglie la formula DIY (Do It Yourself) consapevoli della sua fragilità, ma anche determinati a emergere dalla mediocrità della maggior parte delle proposte editoriali. Chiacchierando con i vari presenti si ha l’impressione di una costante navigazione a vista, ma anche i segnali dell’orgoglio e della consapevolezza di mettere insieme bei lavori con un budget risicatissimo.
Quello tracciato dalla redazione di Mumble e dal relativo festival (allestito per il secondo anno consecutivo) è un solco da percorrere con convinzione: solo mettendo a confronto le varie esperienze ci si può orientare nell’incerto futuro di questo settore. Nel frattempo, questioni “professionali” a parte, rimane il ricordo di una bella giornata di sole vissuta in compagnia di gente interessante. Per esempio i ragazzi di Sottobosco, magazine ambientalista online, che fanno strage grazie a un quiz difficilissimo e dispensano adesivi recanti la scritta “Grande Suv – Piccolo Pene”. L’ambientazione di Indidee ha avuto un che di surreale: l’auditorium è parte di un complesso che comprende un circolo frequentato quasi esclusivamente da anziani. È stato divertente vederli mentre si interrogavano, con il loro marcato accento modenese, su quella caotica adunata di giovani. E chissà se il lauto pasto offerto ai convenuti (cinque chili di pasta al ragù, pane per la scarpetta, tenerina e lambrusco a volontà) ha inciso o meno sul tenore dei racconti prodotti nel concorso letterario istantaneo “Tagliacorto!”. Per Occhiaperti.net hanno partecipato Gloria e Giulia – mentre Alessandro ed Edoardo ascoltavano sognanti “Tutto il calcio minuto per minuto”, in attesa di un gol qualunque – presumibilmente senza vincere. Giurato d’eccezione lo scrittore bolognese Gianluca Morozzi, che si è intrattenuto con i presenti in una chiacchierata informale – bicchiere di lambrusco sul tavolo e continui aggiornamenti sulla partita del Bologna- riguardante principalmente i suoi inizi letterari. Non è il solo ospite che si è affacciato sulla porta dell’auditorium Bertoli: tra gli altri c’erano anche Christina Hoglund, Davide Toffolo, Rocco Tanica e i Manetti Bros. Questo perché Indidee era compreso nel programma del prestigioso Ozu Film Festival, rassegna internazionale sul cortometraggio cinematografico. Una contaminazione che ha funzionato alla grande e che ha avuto come coronamento lo show di Rocco Tanica al Teatro Carani.
Ma la chicca, la vera dimostrazione dello spirito di condivisione su cui ha poggiato Indidee, sta nel numero collettivo di Mumble assemblato in giornata con i contributi inediti creati dalle redazioni invitate all'evento. Un modo originale per far sì che del festival rimanga qualcosa in più di una nuvola di ricordi. Si torna da Sassuolo con l’omaggio di una piastrella, una lista di contatti importanti, qualche amicizia nuova e la consapevolezza che il futuro può essere davvero nostro. Sia esso lastricato o meno di piastrelle di ceramica, chiaro.
Per saperne di più...
Il sito della rivista Mumble
Il sito dell'Ozu Film Festival
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Scritto da: Redazione
Data: 18-10-2011
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