Oct 29 2012
A cura della Bottega del Teatro
Rita, Peppino, Rossella e Don Pino, quattro vittime della criminalità organizzata. Le esperienze dei quattro riscritte in “Frammenti- Storie di Mafia”, spettacolo teatrale a cura della Bottega del Teatro che ha debuttato al Teatro Vittoria di Massa Fiscaglia, poi replicato a Migliaro, sabato 27 ottobre.
Ai monologhi dei personaggi si alterna la musica dal vivo di Roberto Romagnoli e Andrea Bandi. Rita Atria e Rossella Casini vittime indirette delle mafie sono affidate all’interpretazione di Monica Balestra. Rita Atria morta suicida a Roma, dove viveva in segreto dopo esser diventata testimone di giustizia, a diciassette anni. Il monologo di Rita ha un testo complesso, impegnato. Del suo vero diario lo spettacolo propone poche righe “Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi”.
Un’immagine più fresca è riservata alla figura di Rossella Casini, toscana, morta per l’amore nei confronti di Francesco Fristina, ‘ndranghetista. Rossella verrà smembrata in mare, dopo aver convinto il fidanzato a collaborare.
Più note le storie di Peppino Impastato e Don Pino Puglisi. Peppino racchiude in sé tanti aspetti degli anni Settanta, vissute però in un contesto ambientale e familiare difficile. Un monologo di pancia dove si tocca con mano la voglia di ribellarsi alla mentalità mafiosa. Differente la scelta del regista Romano Sgarzi per raccontare la storia di Don Pino Puglisi. L’attore interpreta un mafioso che si rivolge a Don Pino. Cinicamente a quasi vent’anni dalla morte del sacerdote di Brancaccio, il mafioso analizza lo sviluppo della mafia, giunta al Nord, nei palazzi della politica, più difficile da individuare, perché “dopo un po’ di rumore ritorna il silenzio” un’arma importantissima per la criminalità.
La performance teatrale rientra nel progetto Mafie e Legalità promosso da IBO Italia con i sostegni dei Comuni di Massa Fiscaglia, Migliarino, Migliaro, Ostellato e Codigoro. “Lo scopo del progetto è quello di diffondere la cultura della legalità e di cittadinanza attiva e responsabile, soprattutto fra i più giovani” ha affermato l’assessore alla Cultura di Massa Fiscaglia Lorenzo Franzon. Presente in teatro anche una rappresentanza del Consiglio Comunale dei Ragazzi. "Per una ong, come IBO che si occupa di cooperazione internazionale, i progetti che riguardano la diffusione della cultura della legalità fanno parte di un impegno per non perdere il distacco con la realtà che ci circonda" ha rivelato Giacomo Locci di IBO Italia.
Scritto da: Pasquale Matarazzo
Data: 29-10-2012
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