Mar 03 2004
Tra sbornie, risse e prostitute
Guardai Blas e Claudio seduti vicino a me, e compresi, in un certo senso, che cos’è l’amicizia. E’ una presenza che non ti evita di sentirti solo, ma rende il viaggio più leggero.
Sono quattro. Sono amici. Blas, Raul, Claudio e Solo, anzi Solo non è il suo vero nome, ma è l’unico che l’autore ci fornisce.
Sono tutti appena sotto la trentina e in piena crisi esistenziale. Tutti i nostri quattro amici sono alla ricerca del proprio posto nella vita. Un torrido agosto spagnolo, un puzzolente furgoncino e un viaggio che più che per le calde strade madrilene è un viaggio dentro loro stessi. Senza punti di riferimento, completamente allo sbando i quattro amici, in un tardivo moto di ribellione, abbandonano le loro vitecittadine e partono per un’avventura on the road, che li porterà a scoprire la vera importanza dell’amicizia.
David Trueba confeziona un libro sul senso di libertà e sul significato dell’amicizia, quella vera che va oltre incomprensioni, stupidi scherzi, furenti litigate e le scelte di vita. Ognuno dei protagonisti cerca qualcosa in questo viaggio, il vero amore, una fuga da un ossessionante menage familiare, l’amore dell’ex-fidanzata che si sta per sposare. Quest’ultimo è il caso di Solo, voce narrante e quasi protagonista del romanzo, che, ricevuto l’invito al matrimonio di Barbara, amore mai dimenticato, finirà per piombare alle nozze della ragazza con i tre amici e una prostituta in fuga dal protettore, raccolta per strada da Blas.
Prima di giungere a questo catartico finale i nostri eroi saranno coinvolti in risse, si ubriacheranno almeno una dozzina di volte, conosceranno strani personaggi in abbandonati hotel di seconda mano e in polverose pianure spagnole. Quasi un racconto picaresco, un romanzo di formazione in cui i protagonisti scoprono che per crescere definitivamente bisogna uscire dal limbo dell’adolescenza, prendere decisioni, anche scendere a compromessi con se stessi e ammettere le sconfitte. Crescere deve a tutti i costi essere un vivere e non lasciarsi vivere.
Quelli che ci salutano alla fine del romanzo sono quattro amici inevitabilmente malinconici, ma finalmente cresciuti.Simbolo della tardiva uscita dall’adolescenza è la pioggia, che, finalmente, viene a rinfrescare i protagonisti. L’agosto, che teneva bloccato ogni tentativo di crescita con il suo caldo soffocante e opprimente, svanisce in uno scrosciante temporale estivo carico di aspettative per il futuro di quattro amici, che hanno imparato a conoscere meglio se stessi e a capire cos’è l’amicizia e la sua importanza.
Consigli per gli Acquisti: David Tueba, Quattro Amici, Feltrinelli
Scritto da: Alberto Amorelli
Data: 03-03-2004
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