Feb 21 2006
Dall’autore de “Il Codice Da Vinci”
“La Delta Force, il National Reconnaissance Office e la Space Frontier Foundation esistono nella realtà, così come tutte le tecnologie descritte in questo romanzo.” (nota dell’autore)
Dan Brown la sa lunga, questo lo si era capito. Come nella preparazione di una pozione magica, ha saputo scegliere pochi, oculati elementi e li ha saputi mescolare abilmente.
Un grande segreto o un grande mistero, un/a protagonista specializzato/a in un particolare campo d’interesse, alte sfere di potere coinvolte: questa l’ossatura essenziale, attorno alla quale Brown crea il suo mondo.
La narrazione è avvincente, veloce, furba: capitoli di lunghezza variabile, a volte composti solo da poche righe. Suspense. Quello che meno ti aspetti è quello che succederà nelle pagine successive. Attenzione ai risvolti psicologici dei personaggi che ne caratterizzano le relazioni e le azioni.
Ma queste cose, chi ha letto Il Codice Da Vinci o Angeli e Demoni, già le sa. Appare innegabile che La Verità del Ghiaccio prenda vita dalla medesima ossatura: un misterioso ritrovamento tra i ghiacci dell’Artico, una giovane dell’NRO ( National Reconnaissance Office) la Nasa, la Casa Bianca, la corsa alla presidenza e via dicendo.
Benchè in Italia sia stato pubblicato solo nell’Ottobre 2005, questo romanzo – titolo originale “Deception Point”, ovvero il punto d’inganno – è stato scritto nel 2001, dopo Angeli e Demoni (2000) e prima del Codice Da Vinci (2003).
Sarà perché l’argomento è più lontano dalla cultura di casa nostra alla quale attingevano (pericolosamente) i due romanzi precedentemente citati – la Città del Vaticano, la religione cattolica, Roma, Parigi, il Museo del Louvre, la Gioconda e Leonardo Da Vinci, la ricerca del Santo Graal e via dicendo – ma La Verità del Ghiaccio pare non spingersi oltre la ragionevole verosimiglianza attribuitagli dal suo autore.
Certo, le tecnologie descritte e gli intrighi di potere narrati sono piuttosto arditi, ma sono cose a cui, tutto sommato, siamo già stati abituati da certi film hollywoodiani. O sarà forse, come si diceva, che noi “europei”abbiamo una visione leggermente distorta degli Stati Uniti, e siamo spinti a credere che là, tutto sia possibile.
O sarà anche perché qui, tutto sommato, l’autore non azzarda – seppur in maniera finzionale, trattandosi pur sempre di romanzi – ardimentose riletture della storia o di sedimentate credenze e tradizioni.
La Verità del Ghiaccio: per chi ama gli intrighi, per chi è incuriosito dalle ultime frontiere della scienza e della tecnologia, per chi desidera una lettura sapientemente avvincente - senza chiedersi troppi “come” e troppi “perché”.
Consigli per gli acquisti: Dan Brown,“La Verità del Ghiaccio” - Mondadori 2005
Scritto da: Arianna Cantoni
Data: 21-02-2006
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