Apr 18 2007
svolta per lo scrittore bolognese
lo Skylark 2000 misura un metro e trenta in profondità, novantacinque centimetri in larghezza. Lo Skylark 2000 ha appena superato il settimo piano.
Tomas e Claudia trovano contemporaneamente le rispettive chiavi dic asa, le isolano con le dita dalle altre del mazzo. L’ascensore ha appena superato l’ottavo piano.
Anche Ferro cerca la chiave di casa. E’ proprio in fondo alla tasca, vicina al coltello a serramanico.
L’ascensore ha appena superato il nono piano. Ha una voglia pazzesca di fumare, Ferro. Ha il pacchetto di sigarette e lo Zippo nel taschino della camicia.(…)
Lo Skylark 2000 ha appena superato il decimo piano.
Alle 17.03, lo Skylark 2000 ha appena superato l’undicesimo piano.
Quando, di colpo, in cabina si spengono le luci.
E l’ascensore si ferma.
Tra l’undicesimo e il dodicesimo piano.
Era da quando circa tre anni fa lo incontrai al Liceo Ariosto per una conferenza che cercavo il libro di Gianluca Morozzi, Blackout.
Blackout è un thriller, un thriller vecchio stampo, con tanto di killer e vittime ignare. Ciò che lo rende interessante, oltre alla limpidezza e facilità di scrittura con cui Morozzi tratteggia situazioni e personaggi, è che ¾ del romanzo si svolgono in un ascensore.
Si, in un ascensore fermo a causa di un apparente blackout il giorno di Ferragosto a Bologna.
Vittime della tecnolgia sono i tre personaggi del romanzo, Tomas un ragazzino di sedici anniche sta progettando di fuggire con la sua fidanzatina, Claudia una giovane ragazza indipendente che lavora contro voglia in un locale del centro ed in fine Aldo Ferro, il killer, spietato assassino sadico e metodico.
Tre persone bloccate in un claustofobico ascensore per ore.
Inutile dire che l’angosica e il pathos salirà in crescendo fino alla fine di questa allucinante avventura, specialmente quando con un magistrale colpo di scena finale Morozzi ci rivelerà cosa veramente sta accadendo a questi tre personaggi, in cosa sono incappati.
Mentre Tomas, Claudia e Ferro diventano sempre di più animali in gabbia con la mente vanno a ricordi del loro passato, tramite i quali Morozzi costruisce veramente dei personaggi a tutto tondo.
Libro scorrevole e intrigante è una prova di quanto versatile e fresco sia il giovane scrittore bolognese, la sua prima esperienza thriller, i precedenti romanzi erano di toni molto meno cupi e più, passatemi il termine, generazionali.
Recentemente è uscito il suo nuovo romanzo, L’era del prco, che pare essere tornato a toni più vicini alle precedenti opere di Morozzi.
Che blackout rimanga un unicum nel genere?
Come sempre, ai posteri…
Consigli per gli acquisti: Blackout, Gianluca Morozzi, Tea Due.
Scritto da: Alberto Amorelli
Data: 18-04-2007
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