Dec 16 2002
Ambiente & Animali
Beh , nemmeno nei parchi " protetti " gli animali saranno al sicuro . Si potrà infatti sparare anche all'interno delle ex-zone tutelate , si potrà prendere la mira rimanendo comodamente seduti sulla proprio auto o sulla propria jeep ( i carri armati sono ancora vietati...) , avendo la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di un safari vero e proprio. Si potrà sparare addirittura ai migratori che volano verso la riproduzione , ignorando bellamente la direttiva europea che vieta questa pratica . Si sparerà ai fringuelli e alle specie ancora protette sul suolo nazionale .
Purtroppo la descrizione non si riferisce all'ultimo videogioco per Playstation o ad un " manifesto "-rivendicazione di cacciatori desiderosi di entrare in azione . No, tutto questo purtroppo è " solo " l'identikit delle proposte di legge avanzate dalla maggioranza e appoggiate , con straordinaria caparbietà e con incredibile tempismo , anche da alcuni settori dell'opposizione . La Casa delle Libertà ha infatti presentato una serie impressionante di leggi per ottenere un cambiamento considerevole delle disposizioni attuali in materia . Il tentativo è cominciato già a settembre , con l'approvazione della deroga che , interpretando in maniera " disinvolta " la normativa europea , consente alle Regioni l'estensione del calendario venatorio e l'ampliamento delle specie cacciabili .
Poi è arrivata la legge Brusco , attualmente in votazione alla Camera , che apre alle doppiette le porte delle aree protette . Infine , ben otto disegni di legge sono stati presentati per rivoluzionare totalmente la157 , la legge-quadro sulla caccia approvata nel 1992 . Sicuramente una manovra che è destinata a provocare innumerevoli polemiche e critiche da parte dell'opposizione qualcuno potrebbe pensare....e invece la stessa manovra è supportata da un disegno di legge di Marco Rizzo dei Comunisti italiani , tendente ad ampliare , come se non bastasse , le categorie di specie catturabili . Quindi più bipartisan di così si muore , c'è intesa comune su un tema come quello della caccia sul quale sono state prese posizioni comuni anche in sede della passata campagna elettorale , nella quale sia il candidato di centro-destra che quello di centro-sinistra hanno inserito nel loro programma aiuti sostanziosi , sgravi fiscali e tutela per i cacciatori e l'attività venatoria in generale .
Ma le reazioni non tardano ad arrivare , e qui la componente bipartisan manca del tutto : " Vogliono far saltare contemporaneamente la legge sui parchi e quella sulla caccia dando un colpo pesantissimo alla natura " , accusa Sara Fioravante , dell'ufficio legale del Wwf , che prosegue : " Di fronte a una minaccia del genere occorrerà rivedere tutta la nostra strategia di conservazione : l'ipotesi del referendum torna d'attualità " .
Protestano anche Legambiente e il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che commenta così : " L'assalto della destra alla fauna selvatica è senza precedenti , siamo di fronte ad un vero delirio dal punto di vista giuridico e ambientale " . " Per far passare le deroghe alle Regioni si è scomodato addirittura Berlusconi che ha firmato per primo la legge , seguito da Bossi e Fini " , protesta Alfonso Sansolini della Lega Antivivisezione ( Lav ) . " E'ora di ricominciare a chiamare le cose con il loro nome: noi pensiamo che la caccia sia un reato , non un'attività sportiva . Devono essere gli italiani a decidere con un voto se sono contenti di sentirsi fischiare i pallettoni attorno mentre passeggiano in un bosco " .
In difficoltà però , abbastanza inaspettatamente , appare anche il mondo venatorio , che si trova a dover fronteggiare una lotta intestina tra due fronti contrapposti : quello " oltranzista " , che intende approfittare del clima che si è creato in Parlamento per imporre le proprie richieste , e quello " moderato " , preoccupato di vedere incrinato con queste leggi lo stato di " non belligeranza " con gli ambientalisti che ha regalato ai cacciatori un decennio di tranquillità , dopo il referendum di dieci anni fa.
Marco Ciarafoni , segretario dell' Unavi , l'unione delle associazioni venatorie , è preoccupato : " Lo voglio dire con chiarezza : nel mondo venatorio le nuove proposte di legge hanno aperto una crisi , le differenze sono profonde . Poi , se salta il legame tra cacciatore e territorio la pressione sull'ambiente cresce e la capacità di ripopolamento faunistico diminuisce " .
Definire la situazione ingarbugliata sarebbe usare un eufemismo...ma lasciare allo scambio politico e di bottega un tema fondamentale come quello della tutela del territorio e dell'ambiente in cui viviamo è veramente un'azione quantomeno " pericolosa " , se non azzardata .
Alla prossima.
Scritto da: Nicola Folletti
Data: 16-12-2002
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