Un film di Francesco Bruni
Con Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano, Giuseppe Guarino, Prince Manujibeya.
Commedia, durata 95 min. - Italia 2011.
Bruno e Luca, due uomini, due generazioni a confronto, apparentemente in contrasto e di ardua comprensione. Sullo sfondo la Roma metropolitana e postmoderna di oggi: anche se fuori campo si possono udire le gesta epiche dell’Eneide ed i concetti di pietas e di rispetto per il genitore della cultura latina, che ha in buona parte generato anche l’Italia contemporanea costellata di brutture, di spazi deturpati ed abitata da persone che a causa della loro paura, non perdono l’occasione per aggredire l’alterità, il prossimo, per cui si è smesso di provare empatia, appunto la pietas di latina reminescenza.
Il primo dei due uomini, interpretato da uno straordinario Fabrizio Bentivoglio, invecchiato e dai rimarcati accenti ed espressioni venete, ha l’ingrato compito di fare da teenager- sitting a Luca, tenero quindicenne dalla filosofia e dalle attitudini rap, per il fatto di scoprire inaspettatamente di esserne il padre.Il secondo, liceale geniale ma incostante, irriverente e screanzato, incappa nelle non rare avventure di molti adolescenti, crude, di formazione, border line, in cui riesce quasi miracolosamente a spuntarla, anche e soprattutto grazie al rispetto, quel sentimento descritto e quasi inculcato all’interno dei volumi scolastici di cultura latina, provato da un giovane delinquente poeta e letterato nei confronti di Bruno, unico professore “in dieci anni di scuola” ad avere creduto in lui e ad avergli dato una votazione scolastica positiva.
Due principali personaggi femminili, contrapposti: l’idealista, dolce e fricchettona, madre di Luca, e Tina, la porno star dal cuore e dalle vicende d’infanzia e di vita tenere ed appassionate. Entrambe ragazze madri e madri sole, entrambe affascinate da, e che affascinano Bruno e Luca.
Film molto piacevole, mai noioso o melenso, utile per comprendere le differenze ed i punti di contatto fra la gioventù idealista del Settantasette e della Pantera degli anni Ottanta, e i giovani di oggi più cinici e disincantati, dall’atteggiamento apparentemente più rilassato (“scialla” - rilassati), che al contrario dei primi non sanno e forse non vogliono ritagliarsi un pezzo di futuro.
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