Nov 25 2009
scrittori italiani contemporanei
di Sara Gradoni
Cosa vuol dire essere latitanti "per caso"? Essere costretti all’esilio forzato, all’espatrio, spostarsi da una città all’altra del mondo, da Parigi a Città del Messico, vivere sul filo del rasoio del sospetto, nascondere la propria identità dietro a tante personalità fittizie per sfuggire a un’ingiusta condanna e alla prigione in cambio di una semi-libertà definita come "un carcere a cielo aperto". Così Carlotto mette a nudo la propria scottante vicenda personale relativa al famoso "Caso Carlotto", un iter giudiziario cominciato nel 1976 e durato quasi vent’anni, diventato poi il simbolo del malfunzionamento e della non trasparenza della giustizia italiana.
Carlotto racconta con passione e con una punta di autoironia gli incontri, le vicende e le emozioni, talvolta ai limiti del delirio. Ci coinvolge nelle sue peripezie e alla fine capiamo sempre di più la difficile condizione di tante persone innocenti costrette a vivere nella latitanza, colpevoli solo di aver lottato per difendere la propria dignità e i propri diritti umani.
Scritto da: Sara Gradoni
Data: 25-11-2009
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Michelangelo AntonioniMi sono fatto da solo. Credo di aver avuto per maestri i miei occhi.
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