Mar 16 2011
Presentazione del libro "I Segreti del Vaticano"
"In principio Dio creò il cielo e la terra
Ora la terra era informe e deserta
e le tenebre ricoprivano l'abisso
e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque […]
Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò".
"Fratelli, siamo oggi qui riuniti per celebrare..." più che celebrare, facciamo che siamo qui riuniti Virtualmente per parlare dell'incontro con Corrado Augias dell'11 marzo a Santa Maria Maddalena all'interno della manifestazione Occhiobello Letteratura 2011. Per chi non sapesse di chi si tratta, è un bell'uomo che sta su rai Tre, scrive per Repubblica e, indovinate, pubblica dei libri. Quella sera presentava la sua ultima pubblicazione
"I Segreti del Vaticano", l'ultimo di una serie di libri che vertono sul tema religioso tra cui ricordiamo l'interessante "Disputa su Dio e dintorni", "Inchiesta sul Cristianesimo", "Come si costruisce una religione" e "I papi e il sesso". Premetto che questo libro non vuole essere una disputa teologica sulla fede, per lo più si tratta di uno scritto che viaggia tra il saggio e la narrativa storica: un resoconto più che intrigante dei misteri del Vaticano che va dall'antichità fino ai giorni nostri.
Il perno del discorso di presentazione di Augias era l'idea che la Chiesa presenta di sé un'immagine perversa: il suo biglietto da visita è la Fede, la devozione, la spiritualità, ma la sua sostanza è tutt'altro che spirituale: è politica. E la politica, per il Vaticano, viene prima dello Spirito. Lo scrittore ha raccontato la vicenda del vicecaporale della guardia svizzera Cèdric Tornay, implicato nel caso omicidio-suicidio Alois Estermann e moglie. In quel frangente, il Vaticano ha dichiarato che ci fossero degli screzi tra i due per via di una decorazione militare negata, cosa che fece scattare il vicecaporale che poi si è sparato in bocca con una calibro 9, arma d'ordinanza. Sta di fatto che dall'autopsia di Tornay è risultato che i denti erano spaccati, segno quindi di violenza esterna e non autoinflitta, e per di più dal foro sulla nuca risultava un calibro 7. Poi c'è la scomparsa di Papa Luciani, morto ufficialmente di infarto pochi giorni prima della fumata bianca; il caso Emanuela Orlandi, svanita nel nulla nell'estate del '93; lo scandalo IOR degli anni '70; Fiammetta Michaelis (1450 ca.), la "cortigiana onesta", la preferita del cardinale Iacopo Ammannati, di cui è famoso il testamento in cui lasciava la "dote vaticana" al fratello che in realtà era suo figlio.
Tutti intrighi davvero mondani e insabbiati per motivi politici. Si sentiva un leggero sconforto tra le parole di Augias quando diceva: "Vuoi fare il politico? Fai il politico. Vuoi fare il religioso? Fai S.Francesco". Al che, la domanda "Ma lei, crede in Dio?" è sorta spontaneamente dal pubblico. Domanda delicata, senza dubbio, ma delicatamente presa in esame da Augias. "Deus sive Natura", Augias, più che anti-clericale, si considera spinoziano. C'è un senso alla vita che abbiamo e non è probabile che tutto si limiti agli impulsi animali: la fame, il coito, il sonno, la morte. C'è di più. Ma cosa c'è di più? E, soprattutto, questo di più, che direzione prende? E' vero, siamo più dell'animale, ma siamo anche meno delle bestie: cita Hans Johnas, filosofo del '900, e il suo interrogativo sul male nel mondo. Dov'era Dio quando i nazisti facevano esperimenti sui bambini? Dov'era Dio quando ha permesso la corruzione della Chiesa, che non ha mai mosso un dito per le guerre del mondo, ma, anzi, ha contribuito a crearne? Dov'era Dio...? E, adesso, Dio ci sta guardando?
Domande che non possono avere risposta (o forse sì, ma la mia teoria sull'esistenza di Dio ve la racconto un'altra volta), come non si saprà mai la verità su tutti questi misteri che da sempre gettano un'ombra sull'istituzione ecclesiastica. Se vi interessa un approccio pragmatico alla questione religiosa, questo è il libro che fa per voi. Per i più metafisici, invece, meglio gli altri che ho citato all'inizio. La messa è finita, andate in pace.
"E il Signore Dio disse allora:
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Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden
i cherubini e la fiamma della spada folgorante,
per custodire la via all'albero della vita"
Foto per gentile concessione di Grazia Russo
Scritto da: Gloria Dalla Vecchia
Data: 16-03-2011
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Michelangelo AntonioniMi sono fatto da solo. Credo di aver avuto per maestri i miei occhi.
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